Storia

La Cittadella, voluta e finanziata dalla Fondazione Basilica del Sacro Cuore, nasce alla fine degli anni 50 e viene aperta nel 1960 come sala teatrale e come auditorium – a tale scopo l’acustica è particolarmente curata. In seguito viene attrezzata con macchine per proiezione di film 35 mm. L’attività è alternata tra spettacoli teatrali, concerti e proiezioni cinematografiche. Naturalmente i distributori danno la preferenza per i migliori film le prime visioni a proprietari di più sale. L’attività teatrale e concertistica ha come ospiti anche parecchi nomi di fama internazionale oltre naturalmente alla compagnia di Alberto Canetta che ha sede stabile in Cittadella. Da tenere presente che non c’era ancora il Palacongressi e lo Studio Foce non era ancora stato trasformato in teatro – per cui il Cittadella era l’unica alternativa al Teatro Apollo (Kursaal).

Dopo i primi anni di splendore si verifica una stasi con la costruzione del Palacongressi anche se quest’ultimo dimostra di avere una pessima acustica – ma il numero di posti (anche se scomodi) ha il sopravvento sulla qualità. Per alcuni anni il Cittadella viene utilizzato come sala cinematografica parrocchiale del Sacro Cuore e per alcuni spettacoli di teatro amatoriale e di balletto.

Nel 1988 con l’arrivo in Parrocchia di Don Alberto Quadri (un parroco amante del teatro) avviene una svolta – un gruppo di volontari (Andrea Incerti – Renato De Ambroggi e Oscar Bizzozero) si rimbocca le maniche e chiede all’allora Fabbriceria della Basilica del Sacro Cuore (amministratrice della struttura Cittadella) un credito per iniziare i lavori di rinnovamento del Teatro. Il credito è necessario per l’esecuzione dei lavori da parte di ditte specializzate – il resto del lavoro viene eseguito da De Ambroggi e Bizzozero a titolo di volontariato. Viene così rifatto integralmente l’impianto elettrico – la regia luci e suono, il parco di fari teatrali e vengono posate 426 comode poltrone. Nonostante le nostre richieste ben documentate inoltrate all’allora Municipio, da parte della Città di Lugano non arriva sovvenzione alcuna.

A seguito della formazione della grande Parrocchia di Lugano (fusione delle 5 parrocchie: Cattedrale – Santa Maria degli Angioli – San Nicolao – Sacro Cuore e Cristo Risorto) tutti i beni delle singole parrocchie vengono trasferiti alla Parrocchia di Lugano. Per tutta la struttura del Cittadella (stabile e cinema-teatro) ci si rende conto che per la Parrocchia risulta essere difficile gestire questa attività – pertanto, dopo analisi e trattative con S.E. Mons. Corecco (allora Vescovo della Diocesi di Lugano) si decide lo scorporo della medesima dalla Parrocchia.

E così, nel 1993, viene costituita l’ Associazione Cittadella. Dopo aver acceso un’ipoteca, si procede con i lavori di rinnovo iniziati. Per il cinema vengono gradualmente sostituite le due vecchie macchine da proiezione Cinemeccanica con 2 Ernemann e si arriva ad avere anche il miglior impianto sonoro ( Dolby-Stereo prima e in seguito DTS e Dolby-Digital) presente sulla piazza di Lugano e forse del Canton Ticino. Poco dopo viene chiuso il Kursaal e, per sei mesi, non è ancora aperto il Cinestar.

In tale periodo il Cittadella ha un rilancio come cinema (finalmente prime visioni) – il periodo comunque non dura molto poiché, con l’apertura del Cinestar, la situazione del cinema ridiventa critica, nonostante l’ottima attrezzatura tecnica. A questo punto anche la Città di Lugano, dopo la chiusura del Teatro Apollo (Kursaal) ha bisogno di un teatro per la Stagione e inizia a utilizzare
il Cittadella senza un contratto ben definito – paga un affitto di volta in volta come le altre compagnie – negli anni successivi gli spettacoli si intensificheranno.

Presto però ci si rende conto che le esigenze tecniche aumentano in modo esponenziale e l’Associazione Cittadella non può più mantenere finanziariamente una struttura teatrale e stabilisce un contratto d’affitto con la Città di Lugano che permetta almeno di coprire le spese vive e gli interessi ipotecari. Il contratto con la Città di Lugano aveva una scadenza alla fine del mese di agosto 2012 – anno in cui il LAC avrebbe dovuto aprire – ora sappiamo che ciò non è avvenuto.

In dicembre 2011 il direttore artistico Renato Reichlin convoca il nostro presidente dell’Associazione nonché amministratore Oscar Bizzozero e il direttore del teatro nonché vice-presidente dell’Associazione Andrea Incerti chiedendo un’offerta di affitto annuale per il teatro poiché asserisce che, oltre il LAC, sarebbe interessante per la Città poter disporre anche di una sala di media capienza. L’Associazione Cittadella allestisce subito una bozza di proposta d’affitto annuale evidenziando che la struttura (se si desidera mantenerla in funzione almeno per i prossimi 20 anni – per un periodo più breve la spesa inciderebbe troppo sulla gestione), per poter avere i requisiti tecnici richiesti attualmente dalle compagnie professioniste, nonché la sistemazione dell’esterno di tutto lo stabile, necessita di un credito di circa 2 milioni di franchi – in tale occasione vengono date ottimistiche previsioni – però, dopo un incontro con Giovanna Masoni e Angelo Jelmini, oltre a Reichlin, e dopo diverse perizie ordinate dalla Città ed eseguite lo scorso anno, fino ad oggi siamo senza risposta. Quest’anno abbiamo scritto 3 raccomandate (la prima in febbraio – la seconda in maggio e la terza in ottobre) indirizzate al Sindaco, al Dicastero Attività Culturali e al Dicastero Territorio. Tutte sono rimaste lettera morta – nessuna risposta o decisione è giunta all’Associazione Cittadella, nonostante gli stimoli dei media (televisioni e stampa) con interviste varie all’Associazione Cittadella e alla Capo-Dicastero Giovanna Masoni. Comunque nella terza raccomandata sempre indirizzata ai citati l’Associazione Cittadella comunica una scadenza inderogabile al 31 dicembre 2013 – in caso di una risposta negativa o in caso di mancata risposta (che verrà ritenuta come negativa) si sentirà autorizzata a procedere con un nuovo progetto immobiliare.

È chiaro che, senza l’inquilino più importante che è costituito dalla Città di Lugano, il Cittadella non può sopravvivere solo affittando la sala alle compagnie amatoriali e alle scuole di danza – d’altra parte non è una novità che i teatri non possono reggersi in piedi senza la collaborazione e il sostegno degli enti pubblici. Ora, coloro che sentiranno maggiormente la mancanza di un teatro come il Cittadella saranno maggiormente le compagnie locali – le scuole di danza o canto poiché avrebbero difficoltà sia logistiche che economiche nel dover usufruire del nuovo LAC. A seguito di quanto esposto l’Associazione si è vista costretta a cercare finanziatori per una nuova edificazione. Tutto l’iter dei reiterati ricorsi della STAN è stato abbondantemente documentato dai media locali e, finalmente, nel 2018 abbiamo ottenuto una chiara e dettagliata senza del Consiglio di Stato che ha respinto ancora una volta l’ultimo ricorso della STAN la quale ha desistito nel continuare.